LA STORIA DELLE COLLANT!
- dollmakeup21
- 6 nov 2017
- Tempo di lettura: 3 min

Calze, l'accessorio più amato e al tempo stesso più odiato da tutte le donne.
Le troviamo in diversi tessuti, diversi colori, possono essere spesse, sottili,coprenti, lunghe, corte e chi più ne ha più ne metta. Ma hai mai riflettuto su dove provengano e chi le ha inventate?
Lo scopriremo insieme in questo post!
Partiamo con lo spiegare nel dettaglio a cosa servono le calze.
Sono degli indumenti di "biancheria intima" che coprono ed esaltano gambe e piedi partendo al bacino.
Le vere e proprio collant in nylon sono state inventate nel 1959 da Allen Grout Sr. in America.
Era una novità rispetto alle solite calzamaglie che svolgevano la stessa funzione ma erano prodotte in altri materiali.
Queste erano spesso utilizzate dagli uomini ma la loro storia ha origini antichissime.
La calza di caratteristica femminile viene accennata nella storia a partire dal 1300, quando le donne iniziano a mostrare più facilmente la punta dei piedi e le caviglie.
All'età dei Sumeri la "calza" era intesa come lunghi gambali in tela che comprendevano anche il piede ed era aggiunta sotto di esso una suola in cuoio.
Ai tempi dei Romani invece venivano chiamate "Tibiales" ed erano delle fasce in tessuto, in maglia, cotone o lana, arrotolate sulle gambe. Facevano parte della divisa di soldati e gladiatori e venivano sorretti da cinturino in cuoio.
Nel periodo dei Barbari cambiarono nome in "bracca" e disponevano di un'allacciatura più complessa.
La calza in seta invece nasce nel medioevo.
Cento anni dopo la calza diventa rivoluzione per il guardaroba del costume maschile.
Veniva abbinato alle tuniche, a gonnellini e camice lunghe.
Avevano colori sgargianti e line attillate per compiacere la vanità maschile e per lanciare espliciti richiami sessuali.
In quel periodo nasce anche la prima bozza di calzamaglia elasticizzata grazie all'uso dell'intreccio a maglia.
Venivano definite anche le calze "ad ago" perché permettevano un'aderenza che nessun altro tessuto avrebbe mai potuto dare. Erano destinate agli ecclesiastici e alle persone di alto rango.
Le persone di ceto sociale più basso invece utilizzavano le normali calzemaglie dell'epoca ritagliate da pezzi di tessuto e cucite alla bene e meglio e questo le rendeva molto ma molto scomode.
Il Rinascimento rappresenta un periodo d'oro per questo indumento.
Verrà infatti realizzato in diversi materiali come ad esempio il cotone, la lana, la seta,il pelo di coniglio, da agora, d'alpaca e tinte in bellissimi colori e finemente ricamate.
Con il passare degli anni gli uomini abbandonano le gonnelle favorendo la calza che anche in questo caso veniva utilizzata come richiamo sessuale.
La calzamaglia infatti fasciava meglio i muscoli e gambe diventando un must have per tutte le classi sociali.
Nel diciassettesimo secolo l'abbigliamento cambia favorendo i pantaloni attillati fino al ginocchio con sfarzi e ricami.
Con la predominanza Spagnola tutto si smorzo e i toni diventarono più cupi e prevalse il colore nero.
Il settecento , un periodo di rinascita pieno di luce e leggerezza trasforma gli abiti dalle persone delle persone in colori chiari come segno di lavoratori "puliti" e benestanti. Il nero viene riservato solo alla sera.
Il maggior produttore di calze dell'epoca fù François Marie Arounlet meglio conosciuto come Voltaire.
Ultra settantenne si rifugiò in Svizzera dopo la caduta del re Luigi XV ed è lì che iniziò a produrre calze in seta.
Con la rivoluzione francese e tutto ciò che fronzoli e addobbi viene eliminato, i pantaloni cominciano ad essere più lunghi,fino alle caviglie, e le scarpe ben chiuse e stringate. La calza quindi perde la sua funzione di "bellezza" e viene usata solo per proteggersi dal freddo.
Nel 1935 Wallace Huma Caratherz scopri il nylon.
Nel 1937 mi chiese il brevetto ma solo 20 giorni dopo si suicidò.
Il termine nylon deriva dalla parola "no-run" ovvero non si smaglia, venne poi trasformato molteplici volte per rendere più fruibile.
Il 24 ottobre del 1939 le calze in nylon fecero un timido ingresso sul mercato mondiale. L'intento era quello di fare una prova d'interesse da parte dei compratori. In tre ore vennero vendute 4000 paia.
Con gli anni hanno abbandonato definitivamente il guardaroba maschile volgendosi sì a quello femminile.
Di anno in anno si sono sempre più modernizzate e rifinite fino ad arrivare alle bellissime calze che oggi troviamo nei negozi.
Questo mini viaggio nella storia via interessate?
Sapevate da dove vengono le le vostre preziose calze?
Avevate mai pensato a quanta storia si può nascondere dietro un solo indumento me?
Spero tanto che questo posto ti sia piaciuto e mi piacerebbe leggere la tua opinione nei commenti!
Di quale altro indumento vuoi leggere storia in un prossimo post?
Anticipazioni:
Venerdi alle 12.00 sul canale non perderti "What's in the box"!
Lunedì prossimo invece qui sul blog alle 12.00 non perdere la review degli struccanti appena usciti da Sephora!
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