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BULLISMO. La mia esperienza|DollMakeup21

  • dollmakeup21
  • 10 giu 2016
  • Tempo di lettura: 3 min

Sinceramente non so bene come affrontare questo argomento.

Da una parte mi sento un po vittima ma dall'altra mi sento fortunata per aver subito solo delle prese in giro e non qualcosa di più grave. Sono da sempre una persona abbastanza tranquilla e molto timida, soprattutto da bambina.

Alle elementari ho avuto un drastico cambiamento fisico.

Da lì in poi ho subito le critiche sul mio aspetto e le prese in giro da parte dei miei compagni di classe. Con le loro battute e commenti mi ho fatto a chiudere ancora di più.

Quando dico che mi sento fortunata lo penso perché non ho mai subito violenze fisiche come accade nei casi più gravi.

Io purtroppo abito in un paese piccolo, dove tutti si conoscono e oltre che dai miei compagni di classe ricevevo prese in giro anche da parte di ragazzi con cui non ho mai avuto confidenza.

Ho passato tanti pomeriggi a piangere sulle scalette di casa, perché aveva iniziato a vergognarmi di me per colpa dei commenti che ricevevo. Purtroppo avendo un carattere "fragile" non riuscivo rispondere e reagire, anche quando mi affibbiavano soprannomi e etichette.

La cosa è continuata anche per tutta la durata delle medie.

L'adolescenza, si sa, è un'età un po' critica dove si cambia e (in teoria) si cresce.

Questa crescita non sempre va nella direzione giusta. Potrebbe portare anche ad avvicinarsi a dipendenze a disturbi alimentari.

Un giorno a scuola hanno organizzato una lezione dedicata a quest'ultimi e mentre si parlava della Bulimia e dei calli sulle mani che questa malattia provoca, un compagno di classe e mi chiese

" dai fammi vedere le mani; mmmh no... Non sei nemmeno bulemica!"

Dicendolo avanti a tutti, insegnanti e psicologa comprese.

È una cosa che mi porterò stampata in mente per tutta la vita perché mi ha ferita tanto.

Nel frattempo mi sono chiusa ancora di più in quel periodo, tanto che ho smesso di uscire con i miei amici perché le persone mi avevano cominciato a dare fastidio.

Tutta quella situazione e la vergogna verso il mio corpo mi hanno portato a prendere una decisione davvero sbagliata che in quel momento però mi sembra la cosa più giusta per risolvere i miei problemi. Per fortuna ho una mamma fantastica che si è accorta subito che c'era qualcosa di strano.

Infatti appena finito di mangiare correvo in bagno a vomitare e non era perché mi sentivo poco bene.

A volte mi capitava di farlo anche scuola per lo stress di dover restare per 4-5 ore in un posto con persone con cui non volevo stare.

Quando lei mi chiedeva se c'era qualcosa che non andava io rispondevo sempre di no.

Alla fine dopo un po' che andava avanti la cosa, siamo andate dal medico di famiglia che mi ha spiegato cosa stavo facendo e che avrei avuto soltanto ripercussioni e non mi avrebbe aiutato a diventare come volevo essere, ma che mi avrebbe solo distrutto.

Per fortuna non mi ero avvicinata così tanto al disturbo da farlo diventare una vera e propria dipendenza.

In quei mesi fortunatamente ho finito le medie e da lì in poi è andato tutto meglio!

Sono entrata al liceo, ho cambiato compagni che fortunatamente erano più maturi e gentili.

Ho imparato ad apprezzarmi, a riconoscere i miei difetti ed accettarli.

Ho capito che la strada che avevo scelto era completamente subdola e sbagliata e che nella vita si può migliorare solo con le proprie forze e non con escamotage.

Mi sono circondata solo di persone che mi vogliono bene, che mi apprezzano per ciò che sono.

Ho capito chi nella mia vita che vale qualcosa e chi non vale niente.

Da una parte sono felice di aver passato questa esperienza perché mi piace quello che mi ha insegnato e quello che mi ha fatto diventare.

Ancora non porto la 42 ma in tutta sincerità la cosa non mi destabilizza più come prima.

Sono riuscita ad aprirmi a rafforzare il mio carattere e prendere con le pinze i pareri delle persone. Questo è stato possibile anche grazie alla mia esperienza su YouTube.

Ma soprattutto grazie a mia madre che in tutto ciò c'è sempre stata e mi ha sempre ascoltato e mi ha capita anche quando non parlavo.

Questa storia (detta molto brevemente) è la prima volta che la racconto.

Mi sono sentita di parlarne perché spero di poter essere d'aiuto a qualcuno che si trova nella stessa situazione,per dargli forza e anche perché è un modo per rendervi partecipi della mia vita, per scambiarci opinioni (questa volta super richieste!!).

Vorrei sapere se anche voi avete avuto questo genere di problemi e come avete fatto per uscirne.

So di aver scritto un papiro e so anche che se ne potrebbe parlare ancora molto ma oggi mi fermo qui. La lezione più importante,ed è anche la cura che può risolvere questi tutti problemi è: PARLARE. Potete farlo con le persone che più vi amano anche se a volte può essere difficile. Ma vi assicuro che è la cosa più giusta!

 
 
 

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